a cura del Prof. Umberto Nocera
"Vi prego, non siamo a scuola e io non sono il vostro istruttore. Lasciate parlare le idee”.
Con questa frase di J. Hillman volevo proporre ai lettori del blog una tematica sulla metodologia di lavoro nel settore giovanile.
Sappiamo che esiste un’età cronologica, ovvero l’età del calendario, per cui ciascuno è classificato secondo la sua data di nascita, ed un’età biologica
Come andare a valutare la crescita dei nostri ragazzi?
Qui rientriamo nell’aspetto metodologico indispensabile quando si parta di settore giovanile, cercando di valutare e migliorare la performance dei nostri atleti e allontanarci dalle metodiche che spesso si avvicinano a quelle del mondo degli adulti.
L’efficacia di un programma di allenamento "dovrebbe essere misurata non in funzione della velocità di apprendimento di un compito, o del livello di prestazione raggiunto al termine dell’allenamento, quanto piuttosto in funzione del livello di prestazione che, ad addestramento ultimato, si ha nei compiti e nelle situazioni di vita reale che costituisco l’obiettivo dell’addestramento stesso" (Druckman & Bjork, 1991).
VALUTAZIONE
- Maturità scheletrica, poiché essendo irreversibile, esprime appieno l’intero processo di maturazione.
- L’Esame radiografico del polso
- Caratteri sessuali secondari
- Registrazione periodica di peso ed altezza (BMI nel tempo, formule su cui inserire alcune variabili antropometriche)
Perché è importante valutare e monitorare i carichi di allenamento?
Molto semplicemente la fase di crescita e di sviluppo coordinativo/cognitivo/condizionale è la più sensibile dell'organismo per il giovane calciatore:
Durante questo periodo di maturazione gli allenatori, e soprattutto i preparatori fisici, possono e devono fare la differenza.
Bisognerebbe andare alla ricerca della valutazione del giovane atleta con dei semplici test da campo in seguito a dei test periodici e con la programmazione preventiva. Da non sottovalutare l’aspetto dell'allenamento invisibile (sonno e alimentazione).
Un deficit energetico potrebbe portare ad uno scarso recupero (infortunio), ad una qualità dell’allenamento scadente, una disfunzione del ciclo mestruale per le ragazze e problematiche sullo sviluppo e crescita.
L’infortunio non sempre dipende da una cattiva programmazione di allenamento e dello staff tecnico.
Non per ultimo il training load ovvero il controllo dei carichi di lavoro, risulta cruciale soprattutto nel ritorno al gioco come ad esempio nel caso del “post infortunio”.
In conclusione, in seguito alla crisi sanitaria COVID-19, i nostri giovani avranno bisogno di un supporto nella ripresa e quindi necessiteranno di un aiuto da parte della scienza, la programmazione di una metodica e il suo metodo (quindi regole e principi da adottare per il conseguimento di un'azione efficace). Buon lavoro a tutti!
