domenica 17 maggio 2020

ISOLA CAPO RIZZUTO

PIETRO ZANGARI,  ORA TOCCA A TE !


L'intervista odierna vede protagonista il giovane tecnico dell' Isola Capo Rizzuto, Pietro Zangari, che appena nominato mister della prima squadra isolana si è dovuto scontrare subito con lo stop forzato di questa stagione causa Covid 19.

- Insomma caro Pietro, nominato e....in pausa sin da subito: un vero peccato.

" Eh già, un vero peccato non aver potuto neanche iniziare il mio lavoro: è il mio sogno che si avvera poter allenare l’Isola Capo Rizzuto, anche perché volevo concretizzare, e portare a termine, il progetto iniziato con mister Renato Mancini"

- Pensi che la società, che ti aveva affidato il ruolo di traghettatore dopo l'esonero di Mancini, possa rivedere i suoi piani o ti vedi come trainer dei giallo rossi nella stagione 2020/2021?

" Ho già avuto un incontro con il presidente Cristofaro ed il direttore Garrubba per definire il progetto del prossimo anno, dove attualmente mi vede come mister della squadra: è evidente che il prossimo anno bisognerà fare delle scelte diverse per il momento epocale che stiamo vivendo, e mi auguro che così facendo si potrà garantire una sana stagione a tutti".


- Come inizia la tua carriera di allenatore e quali sono le tue ambizioni?

" La mia carriera inizia con una società della mia città nel settore giovanile, per poi arrivare a categorie superiori affiancando due maestri del calcio come mister Renato Mancini e il bomber Giovanni Pisano: con loro faccio esperienza per due stagioni in serie D che mi formano parecchio in cui imparo molte cose; certamente - aggiunge Zangari - non posso non ringraziare chi, come in questo percorso, mi ha insegnato tanto in una stagione affrontata al suo fianco, ovvero mister Giuseppe Rosati; la mia più grande ambizione, oltre a vincere sempre, è quella che un giorno potrò magari sedere sulla panchina più emozionante del mondo: quella della "mia città".

- Credi più nel bel gioco o punti al risultato, e quale modulo di gioco prediligi?

" Credo tanto nel bel gioco: amo curare il particolare e lavorare di qualità e precisione. Non ho un modulo in particolare perché sfrutto al meglio la potenzialità della rosa messa a mia disposizione: pero se devo scegliere preferisco il 4-3-3".

- Cosa cambieresti nel mondo del calcio se avessi la bacchetta magica?

" Non sempre c’è meritocrazia e darei più valore alle piccole società che fanno tanti sacrifici per fare i campionati e vorrei vedere gli stadi sempre pieni: concludo ringraziando te, Sonny, con infinita stima per lo spazio che mi hai dedicato sul tuo blog facendo sentire la voce di tutti noi che apparteniamo allo sport più bello del mondo".

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