giovedì 14 maggio 2020

EDUCARE ALLO SPORT

LO SPORT È VITA

Emilia Ranieri, dottoressa in Scienze Motorie ed istruttrice presso la Scuola Calcio della Vigor Catanzaro, è una delle tante figure qualificate della società gialloblù catanzarese che rappresenta una delle migliori realtà calcistiche del capoluogo calabro. Abbiamo avuto quest’oggi il piacere di conoscerla da vicino ed abbiamo colto al volo l’occasione per farci una bella chiacchierata.

- Da dove nasce l’amore per lo sport e per il calcio in particolare ?
“ Il mio amore per lo sport nasce al termine delle scuole superiori e in seguito al superamento di alcuni problemi alimentari. La passione si è accesa soprattutto grazie a mio zio Gaetano, socio-proprietario di una palestra qui a Catanzaro, nonché professore di ginnastica, che mi ha sempre motivata ed aiutata a costruire passo dopo passo questo percorso che è poi sfociato nella voglia di approfondire le conoscenze tecnico-sportive con l'intraprendimento e la conclusione del corso di Laurea in Scienze Motorie.

Nonostante sia uno sport considerato ancora oggi prettamente maschile, il calcio è stato per me una piacevole scoperta e la nascita di un interesse che sta diventando pian piano sempre più profondo e che spero possa essere coltivato in maniera più marcata nel mondo femminile”.

- Che rapporto hai con i tuoi piccolissimi atleti e cosa insegni loro?
“ Con i “piccoli amici”, continua Emilia, mi sono fin da subito trovata bene in quanto essendo ragazza noto che si fidano molto della figura femminile che ricorda appunto l'approccio con la madre; sono dei bambini molto spigliati, e devo dire pragmatici,  nonostante la tenera età; mi ascoltano in tutto ed hanno molta voglia di giocare anche se lo si fa naturalmente in modo molto leggero, sfruttando esercizi che ripropongono il gioco-sport attraverso piccoli percorsi in gruppo, singolo, con o senza palla... Il bambino si diverte ma nello stesso tempo è in grado di: rispettare determinate regole di gioco, coordinarsi nello spazio prendendo atto dei proprio movimenti controllandoli, fare lavoro di squadra, scoprire il problema e risolverlo con la strategia più utile, ed imparare a sfruttare tutti gli schemi motori di base”.

- La donna calciatrice sta sempre più andando di moda grazie anche alla Nazionale Italiana, pensi possa succedere questo anche alle donne intese come allenatrici?
“Penso e spero fortemente di sì. Come si può ben notare da quest'anno le donne sono entrate nei mondiali di calcio; anche se purtroppo ancora oggi, quando una donna osa partecipare a uno sport maschile, la sua sessualità viene messa in discussione. I media tendono ad ignorare i risultati delle donne concentrandosi sul loro aspetto fisico, sulla vita privata e sulla femminilità nonostante raggiungano imprese sportive più impressionanti”.

- Un tuo sogno nel cassetto ?
“Essendomi appassionata all'attività motoria tardivamente, il mio sogno è quello di diventare un'insegnante capace di trasmettere questa passione e tutti i benefici che ne derivano a chiunque ne abbia interesse, con particolar riguardo ai più piccoli. Infatti, educando sin dall'età dello sviluppo all'importanza dell'adozione di uno stile di vita sano, basato sull'attività motoria, si riescono a scantonare in maniera più efficace le conseguenze indesiderate, dando spazio, invece, al benessere
psicologico e fisico”.

- Un pregio ed un difetto di Emilia .
“ Il pregio credo sia la determinazione , il difetto l’impulsività’.
Grazie Emilia, “grazie a te Sonny per l’opportunità che mi hai dato sul tuo blog di farmi ancor di più conoscere e di esprimere le mie idee”.

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